Friday, January 29, 2016

John H. McWhorter ― Così parlò Zora

An article Professor John H. McWhorter did on Zora Neale Hurston in an Italian magazine.  To read in English, use Google Translate located at the top-middle of this blog - then scroll down and click 'English".



Oggi ricorre l’anniversario della morte di Zora Neale Hurston (1891-1960), romanziera e studiosa del folklore afroamericano, autrice del classico I loro occhi guardavano Dio. Ne pubblichiamo un profilo a cura di John H. McWhorter, originariamente apparso sul
City Journal. Ringraziamo l’autore per la gentile concessione.

di John H. McWhorter

traduzione di Simone Orsello

Tra le ultime fotografie di Zora Neale Hurston ce n’è una, scattata verso la fine degli anni Cinquanta, che è straziante. Un tempo figura incantevole, capace di dominare qualsiasi stanza, è seduta davanti a un bungalow in Florida, una donna vecchia e gonfia che vive in povertà, ritratta mentre parla con la gente del luogo. Per quanto sembri a suo agio, non possiamo fare a meno di immaginarla a New York, intenta a promuovere il suo ultimo romanzo al Jack Paar Show. Ma i suoi libri erano ormai finiti tutti fuori catalogo, e si doveva mantenere facendo lavoretti occasionali, tra cui anche la donna di servizio (non era la prima volta). Pareva aver raggiunto lo stato d’animo descritto da Janie alla fine del suo capolavoro, I loro occhi guardavano Dio: «Sono arrivata fino all’orizzonte, e adesso posso starmene seduta nella mia casa a vivere del ricordo delle cose che ho visto».
[1]

 La Hurston sarebbe morta poco dopo, nel 1960. Ma era un’intellettuale affascinante, e non poteva restare ai margini per troppo tempo. Tredici anni più tardi Alice Walker la portò di nuovo all’attenzione del mondo. Le opere tornarono in circolazione, per di più raccolte in un volume della Library of America. Mule Bone, uno dei suoi primi lavori teatrali scritto in collaborazione con Langston Hughes, fu messo in scena integralmente a New York nel 1991. Il francobollo arrivò nel 2003, il film di I loro occhi guardavano Dio [intitolato Con gli occhi rivolti al cielo, n.d.t.] due anni più tardi, e nel 2008 le venne dedicata una puntata di American Masters, la serie di documentari della PBS. Negli ultimi anni anche gli studi che la riguardano hanno fatto passi avanti, con la pubblicazione di Wrapped in Rainbows, un’importante biografia scritta da Valerie Boyd, e di una superba edizione delle sue lettere curata da Carla Kaplan.

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